Sai bene di cosa parliamo: un tasso di conversione che non si muove, utenti che abbandonano il sito in fasi critiche e una marea di dati a disposizione, senza comunque riuscire a individuare esattamente cos'è che compromette l'esperienza utente. Tutto questo perché le analytics tradizionali ti dicono solo cosa succede, ma lasciano a te l'onere di capire il motivo e trovare soluzioni.
Come cambiare le carte in tavola? Sfruttando l'intelligenza artificiale per le user experience analytics. L'AI non si limita a far emergere i problemi, ma mostra lo storico dei comportamenti degli utenti, stabilisce le priorità su cosa va risolto, in base all'impatto reale, e ti guida durante la ricerca di soluzioni, in modo da trovare quelle che fanno davvero la differenza.
Questa guida ti fornisce 4 pratici metodi per usare i prodotti AI in modo da trasformare gli insights sull'esperienza utente (UX) in conversioni, il tutto accompagnato da veri casi d'uso che mostrano esattamente come mettere in pratica le strategie descritte.
Insights fondamentali
Scopri il "perché" con l'AI: Chat with Sense di Contentsquare e l'analisi automatizzata dei sondaggi sono strumenti in grado di rivelare i problemi di UX per i quali gli utenti decidono di uscire dal sito, fornendoti indicazioni concrete su cosa va migliorato.
I sistemi AI gestiscono il grosso del lavoro durante l'analisi dei dati: il tagging automatico, i riepiloghi delle sessioni utente e le notifiche intelligenti consentono di risparmiare ore di lavoro manuale e far emergere insights che avresti potuto farti sfuggire. Il risultato è che il team può concentrarsi sull'implementazione delle soluzioni, invece di passare il tempo a cercare i problemi.
Testare le ipotesi con l'aiuto dell'AI garantisce cicli di ottimizzazione più rapidi: quando l'intelligenza artificiale identifica specifici punti di attrito e suggerisce miglioramenti, le correzioni sono mirate e il miglioramento è certo, mentre prima bisognava tirare a indovinare ed eseguire dispendiosi test A/B.
1. Identificare l'attrito nell'UX
Le AI data analytics non solo ti mostrano a che punto i clienti incontrano difficoltà, ma anche il motivo per cui si verifica l'attrito e le soluzioni che possono avere maggiore impatto.
Prendiamo come esempio Sarah, un'UX designer per un online store di arredamento, che si rende conto che le pagine di prodotto hanno una frequenza di rimbalzo del 40%. Senza gli strumenti giusti, Sarah si deve improvvisare detective, senza nemmeno avere indizi completi.
È qui che entrano in gioco le analytics con intelligenza artificiale di Contentsquare. Invece di passare al setaccio manualmente decine di sessioni di singoli utenti, Sarah riceve insights automatici che le permettono di individuare esattamente cos'è che provoca frustrazione negli utenti. Ecco come:
Punteggio di frustrazione
Frustration Score è una funzionalità intelligente che analizza comportamenti come i rage click e i punti ciechi per attribuire a ogni pagina un punteggio da 0 ( 😀) a 100 ( 😡).
Sarah nota che il punteggio delle pagine prodotto (PDP) è 85: un chiaro campanello d'allarme. Grazie a un grafico di facile lettura, può osservare che nell'ultima settimana il punteggio ha subito una brusca impennata.
Partendo dalle sessioni con il più alto punteggio di frustrazione vengono subito a galla le esperienze problematiche. È così che scopre che gli utenti cliccano ripetutamente sulle immagini dei prodotti che non si ingrandiscono, bloccandosi tra le opzioni di dimensionamento che non si caricano correttamente.
Frustration Score è una funzionalità di Contentsquare basata sull'intelligenza artificiale, che ti permette di concentrare l'attenzione su quello che lede alla customer experience e le conversioni.
Riepiloghi delle riproduzioni delle sessioni
I riepiloghi delle sessioni basati sull'intelligenza artificiale di Contentsquare consentono di analizzare fino a 10 sessioni contemporaneamente per ottenere un quadro d'insieme di cosa non ha funzionato senza dover andare a guardare le registrazioni.
Ognuno dei riepiloghi offre:
Gli insights fondamentali con i punti salienti sul comportamento degli utenti, ad esempio come questo differisce dall'attività tipica sulla pagina.
Potenziali problemi tra cui l'attrito o le difficoltà riscontrate dagli utenti, fornendo inoltre link per andare a vedere i momenti specifici a cui si riferisce.
Raccoglie l'insieme dei trend comportamentali per farti vedere con un solo colpo d'occhio tutto l'user journey, inclusi i punti in cui l'utente si è bloccato e quelli in cui ha trascorso più tempo.
Sarah, l'UX designer del nostro esempio, usa i riepiloghi per confermare rapidamente i risultati del punteggio di frustrazione, rendendosi conto che il 70% delle sessioni con un elevato livello di frustrazione presentavano gli stessi problemi di ridimensionamento delle immagini e di selezione delle dimensioni.

Usa quindi "AI Session Replay Summaries" di Contentsquare, il tool per generare riepiloghi delle registrazioni delle sessioni, per ottenere una rapida panoramica di un massimo di 10 sessioni, in modo da capire come migliorare l'UX.
Sulla base di tali risultati, il team di Sarah potrebbe decidere di migliorare la funzionalità di ridimensionamento delle immagini e cambiare il design della selezione delle dimensioni per ottimizzare le performance del PDP e l'user experience.
2. Dare priorità ai problemi in base al loro impatto sulle conversioni
Non tutti i problemi di UX sono uguali: alcuni sono solo piccoli fastidi, altri ti fanno perdere clienti (e fatturato).
Facciamo un altro esempio: Marcus, product manager di un'azienda fintech, ha ricevuto un feedback di Voice of Customer su 9 diversi problemi di UX nell'app mobile. Non avendo a disposizione un team di sviluppo di grandi dimensioni, deve dare priorità a quei miglioramenti che avranno il maggior impatto sulle conversioni.
Invece di tirare a indovinare quali siano i problemi più importanti, Marcus si rivolge a Contentsquare per ottenere insights sulla base dei dati e classificare i problemi a seconda del loro impatto sui risultati aziendali.
Notifiche
Il sistema di notifiche AI di Contentsquare segnala automaticamente i pattern insoliti che potrebbero ledere alle conversioni e avvisa in tempo reale i team in caso d'imprevisti.
Marcus, il product manager del nostro esempio, riceve una notifica che segnala, nelle ultime 48 ore, un'impennata del 35% nell'abbandono in fase di pagamento da dispositivo mobile. Questo è un chiaro segnale che gli utenti stanno riscontrando maggiori difficoltà durante la fase di conferma del pagamento, uno dei passaggi fondamentali, che richiede attenzione immediata.
![[Visual] AI alert](http://images.ctfassets.net/gwbpo1m641r7/5e4Wxjb1INXCnL7gOwJt6c/aeb2139291cc24b7ea1a33ac176380b3/AI_alert.png?w=1920&q=100&fit=fill&fm=avif)
Con le notifiche AI di Contentsquare puoi monitorare automaticamente le metriche che ti interessano e condividere con il tuo team eventuali evoluzioni tramite e-mail o Slack
Chatta con Sense per ottenere insights di experience analytics
Chat with Sense, il nostro assistente AI generativo, è in grado di capire il linguaggio naturale e ti permette di fare domande sui dati senza dover creare report intricati o capire il gergo delle analytics. Ti basta digitare la domanda per ottenere immediatamente insights sui problemi che hanno un impatto sulla digital experience e le conversioni.
Ad esempio, Marcus chiede: "Quali problemi d'UX provocano il maggior numero di abbandoni in fase di pagamento su dispositivo mobile?" Chat with Sense analizza i dati e rivela che gli errori nei moduli di pagamento sono responsabili del 60% degli abbandoni, mentre la lentezza nel caricamento è il motivo per cui il 25% degli utenti lascia il sito.
Per ottenere maggiori dettagli sul problema, Marcus analizza in dettaglio le cause principali facendo clic sulle domande di follow-up suggerite, ad esempio "Quali sono le performance del modulo di pagamento se paragonate al mese scorso?".
👉 Sulla base di tali risultati, Marcus crea una roadmap delle priorità che mette si concentra innanzitutto sui problemi relativi ai moduli di pagamento (di massima importanza per le conversioni) prima di passare ai tempi di caricamento delle pagine (minore impatto sulle conversioni).
3. Migliorare il layout della pagina e le performance delle CTA
Un design efficace, non è solo una questione di estetica, ma offre anche la capacità di guidare gli utenti verso le azioni che portano alla conversione in maniera naturale e senza alcuno sforzo.
Un nuovo esempio: Priya, digital marketing manager per una piattaforma di e-learning, nota che le landing page del corso hanno un traffico elevato, ma un tasso d'iscrizione piuttosto basso. Il suo sospetto è che il layout della pagina non sia in grado di ottimizzare il flusso degli utenti, ma ha bisogno di prove concrete per giustificare le modifiche al design.
Invece di eseguire lunghi e dispendiosi test A/B o tirare a indovinare, Priya decide di usare Contentsquare per ottenere insights di marketing con AI e ottimizzare gli elementi della pagina per il massimo impatto. Ecco come:
Generazione di sondaggi
Il nostro strumento di creazione di sondaggi con AI genera automaticamente sondaggi basati sugli obiettivi stabiliti per la ricerca UX, sia per scoprire quali sono i pain point che per raccogliere il feedback degli utenti sul design del prodotto. Ti basta descrivere quello che vuoi sapere e il tool ti propone domande sull'argomento per raccogliere insights sulle performance delle pagine.
Ecco un obiettivo che Priya potrebbe decidere di digitare: "Vorrei capire perché la mia landing page ha uno scarso user engegament e perché gli utenti non completano il processo d'iscrizione". Basta qualche secondo per vedere apparire un elenco di domande generate dall'AI, ad esempio:
Come valuti la nostra landing page da un punto di vista estetico?
In che misura le informazioni presenti sulla landing page soddisfano le tue esigenze?
Qual è il motivo principale per cui non hai completato la registrazione sulla nostra landing page?
Le domande aiutano Priya a trovare rapidamente i motivi che giustificano il basso tasso di conversione.
![[Visual] AI-survey-creation](http://images.ctfassets.net/gwbpo1m641r7/2X2uEdKo5j7gmgzB5F5lgh/1c152efb6d0dff523ff717f3b91e4a97/AI-survey-creation-1.png?w=3840&q=100&fit=fill&fm=avif)
Con il generatore AI di sondaggi puoi crearne uno in pochi minuti
Analisi del sentimento
La funzionalità di analisi del sentiment esamina i feedback degli utenti per scoprire cosa pensano davvero degli elementi della pagina. Questa classifica le risposte in positive, neutre o negative, aiutandoti a capire quali sono le scelte di design che sono davvero apprezzate dagli utenti.
Le risposte al sondaggio di Priya mostrano che il 70% degli utenti esprime un giudizio negativo sul layout della pagina, con commenti del tipo "Non riuscivo a trovare il pulsante d'iscrizione" e "Il sito è caotico e confuso". Per Priya è la conferma che gli utenti si sentono frustrati dalla gerarchia visiva e questo le offre una chiara direzione per migliorare il design e aumentare la customer satisfaction e le conversioni.
![[Visual] Sentiment analysis](http://images.ctfassets.net/gwbpo1m641r7/6zarEzw5m4zEWY2yvWMJEC/39294d829a15ed4e8e4defc9a8ad6ae4/Sentiment_analysis.png?w=3840&q=100&fit=fill&fm=avif)
Con l'analisi del sentiment puoi scoprire cosa provano davvero gli utenti, suddividendo le risposte ai sondaggi in positive, negative e neutre.
👉 Sulla base delle informazioni ottenute, Priya procede alla riprogettazione del flusso della landing page, spostando la CTA principale nella parte superiore e semplificando la procedura d'iscrizione, in modo da migliorare l'user experience e le conversioni.
4. Personalizzare e ottimizzare gli user journey
L'user experience standardizzata è roba d'altri tempi: gli utenti ai nostri giorni si aspettano un user journey che si adatti ai loro comportamenti e alle loro particolari preferenze.
Ecco un'altra situazione d'esempio: Ahmed, conversion rate optimization (CRO) specialist presso un'azienda SaaS canadese, nota che gli utenti che testano il prodotto seguono percorsi diametralmente opposti. C'è chi si converte rapidamente e chi con la stessa velocità abbandona il sito, ma non riesce a capire né perché né come ottimizzare i vari user journey.
Invece di trattare tutti gli utenti allo stesso modo, Ahmed ottiene insights concreti con Contentsquare che rivelano pattern distinti nel comportamento che suggeriscono nuove strategie per la personalizzazione. Ecco come:
Chat with Sense per ottenere insights sul prodotto
Se usato insieme a Journey Analysis, Chat with Sense ti aiuta a scoprire i pattern invisibili che si celano tra gli user journey, analizzando contemporaneamente migliaia di percorsi. È possibile fare domande sul comportamento degli utenti e ottenere insights immediatamente, senza creare complicati funnel.
Ahmed chiede allora: "Quali sono le principali differenze tra gli utenti che si convertono alla prima sessione e quelli che visitano più volte prima di convincersi?". Chat with Sense rivela che gli utenti di ritorno si convertono a un tasso molto più elevato (25,70%) rispetto ai nuovi utenti (8,28%) e che i nuovi utenti che si convertono spendono di più a ogni transazione, ma trascorrono il doppio del tempo sulla pagina.
![[Visual] Chat-with-sense](http://images.ctfassets.net/gwbpo1m641r7/3u5nKXXrtUEZzuKlcQIqnh/21e6891f136eea5ecc7c8bb155bc1a8c/Chat-with-sense.png?w=3840&q=100&fit=fill&fm=avif)
Con Chat with Sense puoi capire il comportamento di migliaia di utenti allo stesso tempo, ideale se ne vuoi migliorare l'esperienza
Tagging automatico
I nostri tool si appoggiano all'AI per la creazione e l'analisi dei sondaggi, in modo da aiutarti a capire il "perché" dei diversi pattern nei percorsi degli utenti. Lo strumento genera sondaggi mirati per i diversi segmenti di utenti e usa il tagging automatico per organizzare le risposte in maniera tematica, per un'analisi più veloce e più concreta.
Ahmed decide di usare la nostra tecnologia AI per creare sondaggi per gli utenti che abbandonano il processo di configurazione mentre testano il prodotto. Configura quindi dei tag automatici per le tematiche più importanti come "complessità dell'onboarding", "confusione sulle funzionalità" e "prova sociale", in modo che ogni nuova risposta venga etichettata automaticamente non appena arriva. Questo gli permette di suddividere rapidamente i feedback per categoria senza dover leggere una alla volta centinaia di risposte.
Ahmed scopre così che il 70% degli utenti che abbandonano considera l'onboarding troppo complesso, mentre il 30% vuole più prove sociali prima di decidere. In questo modo, Ahmed non ha più dubbi su cosa fare per migliorare il percorso di UX.
![[Visual] Automated-tagging-AI](http://images.ctfassets.net/gwbpo1m641r7/4EhhTdPKSFQ4v2cjNxkNts/dbc0297381ef49612e91600b4d48fd04/Automated-tagging-AI.png?w=3840&q=100&fit=fill&fm=avif)
Scegli i tag che preferisci o selezionali da un elenco dei tag più usati, per una ricerca, una catalogazione e un'analisi più rapide delle risposte ai sondaggi in relazione con l'UX
👉 Sulla base dei risultati ottenuti, Ahmed trova diverse soluzioni da applicare. Per minimizzare la differenza tra nuovi utenti e utenti di ritorno, decide d'implementare una customer experience concepita con in mente i visitatori alla prima visita, con un'attenzione particolare a far aumentare la fiducia nell'azienda, grazie a prove sociali e testimonianze. Per risolvere le difficoltà legate all'onboarding, crea inoltre due user journey separati: un flusso rapido per chi vuole iniziare subito e un percorso esplorativo per chi ha bisogno di maggiore assistenza durante la configurazione.
Dalle AI analytics a un'UX vincente
Quandi si è capito dove gli utenti incontrano delle difficoltà, non devi fare altro che risolvere i problemi che contano davvero, dai campi non funzionanti di un modulo a una CTA poco visibile o un user journey caotico. Invece di tirare a indovinare e sperare in un colpo di fortuna, i risultati sono prevedibili grazie agli insights dell'AI che trovano per ognuna delle cause di attrito delle chiare azioni per aumentare le conversioni.