Web Cookiesless sempre più vicino: cosa succederà?

Tutti coloro che navigano sul web sanno che i propri dati e le preferenze personali vengono tracciate e utilizzate per targetizzare le future azioni di marketing e ricevere degli annunci in linea con i propri interessi. Tale profilazione attualmente avviene grazie all’accettazione dei cookies. A breve, però, lo scenario cambierà e il mondo del web si trasformerà in cookiesless. Cosa sta per succedere ai cookies di terze parti? Quali conseguenze si prospettano per consumatori e attività? E quali sono le possibili soluzioni per le aziende?

INDICE

🚧 Cosa significa Cookiesless?

🚀 Cookiesless: conseguenze e soluzioni

Cosa significa Cookiesless?

In un mondo in cui la trasparenza sull’utilizzo dei dati e il rispetto della privacy sono sempre più importanti, anche il quadro normativo sta cambiando. In particolare, le nuove linee guida approvate il 10 giugno 2021 integrano e aggiornano le precedenti, come quelle sul GDPR, e prevedono che, se un utente accede a un sito web per la prima volta:

• nessun cookie o strumento non tecnico può tracciare le sue attività

• se clicca sulla X del consent banner o su “rifiuta i cookies”, per i sei mesi successivi le sue azioni non possono essere monitorate né le informazioni utilizzate

Questi sono i cosiddetti first-part cookies, ovvero i cookies utilizzati dal sito web mentre un utente naviga al suo interno. Parlando di cookiesless, però, è sui third-part cookies che si concentra l’attenzione principale. I cookies di terze parti si riferiscono al tracciamento dei dati dei siti diversi da quello su cui l’utente sta navigando. Sono proprio questi cookies che potrebbero scomparire dal 2023.

Alcuni browser si sono già adeguati bloccandoli:

• Safari nel 2017

• Firefox nel 2019

• Edge nel 2020

• Google Chrome ha rimandato il blocco al 2023

Cookiesless: conseguenze e soluzioni

Il cookiesless colpirà tutti coloro che sono coinvolti nella comunicazione e nella pubblicità online o che, semplicemente, utilizzano internet per le loro attività quotidiane.

Quale sarà la prima conseguenza per chi utilizza i cookies per fare pubblicità alla propria attività? Sicuramente un netto calo delle informazioni a disposizione sui propri utenti. Se qualcuno parla di -20%, i più drastici arrivano al -60% della raccolta pubblicitaria. Gli investitori pubblicitari, infatti, non potranno attivare campagne di retargeting e di prospecting per tutti gli utenti che non navigheranno direttamente sul loro sito. Non disponendo più di così tante informazioni, si ridurranno anche gli accordi pubblicitari; di conseguenza, ci saranno meno entrate per gli editori e per tutti coloro che fino ad ora avevano vissuto anche grazie ai ricavi ottenuti dall’aver ospitato annunci sui propri spazi.

Cambiano le regole, cambiano le soluzioni. Molte valide alternative si basano sull’AI e sui dati raccolti dal mobile advertising. In particolare, quest’ultimo sfrutta il fatto che l’utilizzo dello smartphone abbia superato da tempo quello del pc per accedere alle informazioni della rete. Le future campagne pubblicitarie potranno beneficiare di questa nuova abitudine. Grazie allo smartphone e ai dati forniti, le aziende potranno accedere ad alcune informazioni dei consumatori, da cui ricavare interessi e abitudini degli utenti. Ad esempio, preziose informazioni saranno disponibili grazie a:

• altre app installate sullo smartphone

• geolocalizzazione e luoghi visitati

Oltre a questo, le aziende potranno puntare sull’email marketing, massimizzando il budget per i propri iscritti, preziosissimi in quanto esplicitamente interessati al proprio band. Da non dimenticare, poi, altre modalità finora lasciate in secondo piano come: messaggistica, dati offline, ecc.

Ottimizzare l’efficacia delle nuove campagne pubblicitarie quindi è possibile e rappresenta una sfida molto interessante, anche in un mondo cookiesless. Basta trovare dei metodi alternativi per raccogliere i dati più interessanti. Anche i consumatori del web potranno avere un’esperienza appagante senza vedere violata la propria privacy.