Hai eseguito un sondaggio per individuare il tuo Net Promoter Score®, in modo da valutare la soddisfazione e la fedeltà dei tuoi utenti. Bene, ma cosa vogliono dire i risultati ottenuti?
Ecco le 5 domande da porsi quando si esegue un'analisi NPS.
1. Come si ripartiscono gli intervistati sui vari punti della scala NPS?
La prima cosa da fare per calcolare l'NPS e ottenere un punteggio definitivo, è di suddividere gli utenti tra detrattori, passivi e promotori. Non bisogna però dimenticare che c'è una bella differenza, per fare solo un esempio, tra ricevere un 1 e un 6.
Per visualizzare come il punteggio è ripartito sullo spettro NPS, basta creare un semplice diagramma a nastri che permetta di vedere la percentuale di partecipanti che hanno dato un certo punteggio. Proprio come qui sotto:

A questo punto bisogna verificare:
Se i detrattori sono concentrati più in direzione dello 0 o del 6 nella scala oppure se sono distribuiti in maniera uniforme.
Se una gran parte dei clienti passivi possono essere convertiti in promotori per ottenere immediatamente risultati positivi.
Se gli utenti si dividono nettamente tra chi ama e chi detesta l'azienda (ad esempio con la presenza di pochissimi passivi)
Trovare risposte a questi interrogativi e cercare pattern nella ripartizione dei partecipanti, può aiutarti a decidere da dove cominciare e quali sono le priorità e, quindi, a definire la strategia di sviluppo aziendale.
2. Com'è la customer experience a seconda del punto in cui gli utenti si posizionano sulla scala?
Cosa separa un 4 da un 5 sulla scala NPS? I sondaggi NPS dovrebbero sempre includere domande a risposta aperta per il follow-up, con le quali chiedere ai clienti perché ti hanno dato proprio quel punteggio, per poi cercare di individuare delle tendenze nelle risposte dei partecipanti.
![[Visual] NPS](http://images.ctfassets.net/gwbpo1m641r7/obOk6WuHi3X1yOc71De73/232ec64f77517471146b0281855cc9b6/Screenshot_2024-11-04_at_21.56.17.png?w=3840&q=100&fit=fill&fm=avif)
Un'azienda di e-commerce potrebbe, ad esempio, scoprire che il 20% dei partecipanti che danno un punteggio da 0 a 2 sono frustrati da un aspetto molto specifico della customer experience (ad esempio, la mancanza di dettagli nella pagina di un prodotto). Risolvere questo problema potrebbe trasformare il 20% dei detrattori in promotori o, almeno, in passivi.
L'analisi dei dati NPS provenienti dalle domande a risposta aperta richiede un po' più di impegno rispetto al conteggio dei risultati dei sondaggi a risposta chiusa, ma abbiamo preparato un rapido tutorial per semplificare l'analisi dei dati.
3. Quali sono i segmenti di mercato rappresentati in ogni punto della scala?
Suddividere l'NPS per segmento di mercato, dai dati demografici a quelli psicografici, può aiutarti a conoscere meglio i tuoi clienti.
Supponiamo che un'azienda di software business-to-consumer (B2C) si renda conto che tra i detrattori vi è un numero particolarmente importante di clienti senior (oltre i 65 anni). Anche se non è certo il caso di lanciarsi in ipotesi sul motivo di questo fenomeno, senza prima esaminarne i commenti, questa informazione può comunque essere utile per sapere da dove cominciare una più approfondita analisi NPS.
4. In che modo la durata del rapporto con il cliente influisce sull'NPS?

I clienti di lunga data ti assegnano un punteggio NPS più alto? Questa è almeno la speranza, visto che più tempo qualcuno è cliente di un'azienda, più è probabile che la raccomandi ad amici, colleghi e parenti.
Purtroppo non sempre è così. Se noti che la durata del rapporto con il cliente non ha nessun effetto sull'NPS (o ha una correlazione negativa), è il momento di analizzare più in profondità i dati qualitativi per capirne le ragioni. Potresti scoprire nuovi modi per ridurre il churn rate e aumentare la fidelizzazione.
5. Qual è la correlazione tra fatturato e punteggio NPS?
Secondo Fred Reichheld, l'inventore del Net Promoter Score, le aziende che conoscono bene come funziona l’NPS e le dinamiche economiche a questo legate, sono in grado di capire con precisione qual è il profitto che si ottiene, migliorando anche solo di un punto la valutazione di un cliente sulla scala da 0 a 10.
Non tutti ovviamente hanno il tempo o le risorse per elaborare per la propria azienda una formula di questo tipo, ma è comunque utile per tutti esaminare la correlazione tra fatturato pro capite e punteggio NPS. Questo permette, infatti, di concentrarti su quelle modifiche che massimizzano il ritorno sull'investimento (ROI). Se il trend è generalmente positivo (e dovrebbe esserlo), questo dimostra l'impatto ottenuto migliorando la fedeltà e l'engagement dei clienti.
Per concludere: l'importanza di analizzare il Net Promoter Score
Le domande qui sopra, sia se usate singolarmente che nel loro insieme, possono portare ad altre domande e opportunità di approfondimento. Questa vanno usate superando l'idea che l'NPS sia un semplice numero: la segmentazione quantitativa e il feedback qualitativo dei clienti ti permettono di scoprire quali sono gli ostacoli alla fedeltà e all'engagement. Questi insights potrebbero essere utili per trasformare i detrattori in promotori.
Net Promoter, Net Promoter System, Net Promoter Score, NPS e le emoticon relative all'NPS sono marchi registrati di Bain & Company, Inc., Fred Reichheld e Satmetrix Systems, Inc.