Design inclusivo per valorizzare le diversità
Sono diversi i motivi per cui il design inclusivo sta acquistando importanza nel mondo del web. Basti pensare al ruolo che la tecnologia occupa nelle nostre vite, e soprattutto alla sua effettiva utilità nel risolvere situazioni e fornire soluzioni.
Ma pensiamo anche al fatto che le fasce d’età coinvolte nella navigazione sul web si ampliano sempre più. Per questi motivi, e non solo, è facile capire quanto sia importante interfacciarsi con un sito web o un’app progettati in modo da essere facilmente fruibili da tutti, considerando le numerose variabili nelle abilità personali.
Il design inclusivo en accessibilita digitale, proprio sotto questi punti di vista, è il fattor comune che apre le porte del web a tutti, indipendentemente dalle diverse esigenze, capacità e aspettative.
Design inclusivo: cosa significa?
Il design inclusivo oggi va a braccetto con l’accessibilità, ma attenzione: non sono la stessa cosa. L’accessibilità fa riferimento alla fase di progettazione, durante la quale è necessario ipotizzare esperienze diverse e trovare le migliori soluzioni per tutti. Il design inclusivo, però, ha lo specifico obiettivo di fornire più modi possibili di utilizzare una stessa soluzione, per consentire a chiunque di partecipare in modo soddisfacente all’esperienza.
Quali sono gli step da seguire per mettere in pratica il design inclusivo?
- Individuare le esclusioni. La soluzione che si sta costruendo può essere utilizzata da tutti? È in questa fase che bisogna immedesimarsi nelle possibili diversità e capire se qualcuno può rimanerne escluso.
- Individuare i bias. Partiamo dal fatto che chi sviluppa un progetto ha, dentro di sé, dei preconcetti, ed è sulla base di quelli che tende a compiere il proprio lavoro. Invece, applicando il design inclusivo deve riuscire a mettere da parte qualsiasi pregiudizio, ipotizzare che sia vero il contrario e da lì sviluppare la sua attività.
- Progettare più opzioni equivalenti. Come detto, l’importante è il valore dell’esperienza, che dev’essere equivalente per tutti. Il modo in cui ci si arriva può essere differente.
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Design inclusivo e design tradizionale
Che differenza c’è tra il design inclusivo e quello tradizionale? Nel design tradizionale il progetto viene sviluppato tenendo come riferimento un utente standard. Il problema è che, nella realtà, l’utente standard non esiste.
Il design inclusivo, invece, si rivolge a un utente che può essere caratterizzato da diverse abilità; qualsiasi esse siano, lui deve essere in grado di usufruire del prodotto o servizio.
Puntare sul design inclusivo ha diversi vantaggi:
- Favorisce la ricerca di soluzioni diverse, più creative e innovative
- Incentiva la partecipazione sociale
- Intercetta, raggiunge e coinvolge un maggior numero di persone
Da questo punto di vista, le diversità sono un spunto migliorativo e non un problema da risolvere. Sono delle risorse, ovvero un potenziale che altrimenti rischierebbe di rimanere nascosto o inespresso e di restare emarginato. Solo perché dall’altro lato non c’è stato qualcuno in grado di adottare una soluzione adatta a tutti.