Design inclusivo per valorizzare le diversità

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Elisa Fadon

Luglio 6, 2022 | 2 min

Last Updated: Ago 23, 2022


Sono diversi i motivi per cui il design inclusivo sta acquistando importanza nel mondo del web. Basti pensare al ruolo che la tecnologia occupa nelle nostre vite, e soprattutto alla sua effettiva utilità nel risolvere situazioni e fornire soluzioni.

Ma pensiamo anche al fatto che le fasce d’età coinvolte nella navigazione sul web si ampliano sempre più. Per questi motivi, e non solo, è facile capire quanto sia importante interfacciarsi con un sito web o un’app progettati in modo da essere facilmente fruibili da tutti, considerando le numerose variabili nelle abilità personali.

Il design inclusivo en accessibilita digitale, proprio sotto questi punti di vista, è il fattor comune che apre le porte del web a tutti, indipendentemente dalle diverse esigenze, capacità e aspettative.

Design inclusivo: cosa significa?

Il design inclusivo oggi va a braccetto con l’accessibilità, ma attenzione: non sono la stessa cosa. L’accessibilità fa riferimento alla fase di progettazione, durante la quale è necessario ipotizzare esperienze diverse e trovare le migliori soluzioni per tutti. Il design inclusivo, però, ha lo specifico obiettivo di fornire più modi possibili di utilizzare una stessa soluzione, per consentire a chiunque di partecipare in modo soddisfacente all’esperienza.

Quali sono gli step da seguire per mettere in pratica il design inclusivo?

  1. Individuare le esclusioni. La soluzione che si sta costruendo può essere utilizzata da tutti? È in questa fase che bisogna immedesimarsi nelle possibili diversità e capire se qualcuno può rimanerne escluso.
  2. Individuare i bias. Partiamo dal fatto che chi sviluppa un progetto ha, dentro di sé, dei preconcetti, ed è sulla base di quelli che tende a compiere il proprio lavoro. Invece, applicando il design inclusivo deve riuscire a mettere da parte qualsiasi pregiudizio, ipotizzare che sia vero il contrario e da lì sviluppare la sua attività.
  3. Progettare più opzioni equivalenti. Come detto, l’importante è il valore dell’esperienza, che dev’essere equivalente per tutti. Il modo in cui ci si arriva può essere differente.

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Design inclusivo e design tradizionale

Che differenza c’è tra il design inclusivo e quello tradizionale? Nel design tradizionale il progetto viene sviluppato tenendo come riferimento un utente standard. Il problema è che, nella realtà, l’utente standard non esiste.

Inclusione digitale vs digital divide

Il design inclusivo, invece, si rivolge a un utente che può essere caratterizzato da diverse abilità; qualsiasi esse siano, lui deve essere in grado di usufruire del prodotto o servizio.

Puntare sul design inclusivo ha diversi vantaggi:

  • Favorisce la ricerca di soluzioni diverse, più creative e innovative
  • Incentiva la partecipazione sociale
  • Intercetta, raggiunge e coinvolge un maggior numero di persone

Da questo punto di vista, le diversità sono un spunto migliorativo e non un problema da risolvere. Sono delle risorse, ovvero un potenziale che altrimenti rischierebbe di rimanere nascosto o inespresso e di restare emarginato. Solo perché dall’altro lato non c’è stato qualcuno in grado di adottare una soluzione adatta a tutti.